La Strage del Circeo rimane uno dei crimini più sconvolgenti nella storia della cronaca nera italiana. Avvenuta nel 1975, ha visto coinvolti tre giovani appartenenti all’alta borghesia romana, i quali, dopo aver attirato due ragazze con l’inganno, le sottoposero a ore di sevizie. Angelo Izzo, uno degli autori dell’atrocità, divenne il simbolo di quella violenza insensata. Mentre una delle vittime, Rosaria Lopez, perse la vita, l’altra, Donatella Colasanti, riuscì a salvarsi fingendosi morta, facendo emergere la cruda verità.
Angelo Izzo: l’emblema della crudeltà nella Strage del Circeo
Nato nel 1955 a Roma e proveniente da una famiglia benestante, Angelo Izzo è noto per il ruolo spietato nella Strage del Circeo. Insieme a Gianni Guido e Andrea Ghira, Izzo fu responsabile di un atto di violenza inaudita che scosse profondamente l’Italia. La sua storia non si è però conclusa con la condanna per quel crimine, poiché Izzo continuò a farsi notare per nuovi e gravi atti anche durante la detenzione.
Gli anni di carcere e nuovi crimini
Nonostante la condanna all’ergastolo, Angelo Izzo non ha mai smesso di rappresentare un pericolo. Nel 2005, approfittando di un periodo in semilibertà, commise un altro duplice omicidio a Campobasso, uccidendo una donna e sua figlia. Questo tragico episodio suscitò un’indignazione profonda e alimentò accesi dibattiti sull’adeguatezza del sistema di semilibertà.
Dove si trova oggi Angelo Izzo?
Oggi, Angelo Izzo è detenuto in un carcere di massima sicurezza, dove sta scontando le pene per la Strage del Circeo e per il successivo duplice omicidio. La sua figura continua a suscitare accese discussioni, soprattutto riguardo alla gestione dei permessi di semilibertà che gli consentirono di compiere nuovi crimini.