Addio alla malattia pagata | Se ti assenti non prendi un euro: certificati strappati e ritorno al Medioevo

Addio alla malattia pagata | Se ti assenti non prendi un euro: certificati strappati e ritorno al Medioevo

Ora puoi dire addio al congedo per malattia retribuito. Se ti prendi una pausa dal lavoro, non guadagnerai un solo euro. Strappare tutti i certificati medici.

Ha attirato l’attenzione il fatto inaspettato che il numero di giorni di assenza dal lavoro per malattia nel cuore dell’Europa stia raggiungendo livelli record, ben al di sopra della media continentale. Questo fenomeno si osserverà nel 2023; Ulteriore crescita prevista nel 2025sorgono interrogativi sia sui costi economici che sugli impatti sociali.

Le statistiche parlano da sole. Il numero medio di giorni di malattia all’anno in Europa è otto, ma in alcuni paesi questo numero è più del doppio. Raggiungendo 15,1 giorni nel 2023. I dati parziali per il 2024 mostrano un aumento e si prevede che potrebbe violare il limite della giornata lavorativa media di 20 giorni per lavoratore. Ciò ha inevitabilmente acceso il dibattito sulle cause e sulle possibili soluzioni, polarizzando l’opinione pubblica e il mondo imprenditoriale.

Le implicazioni economiche di questa situazione sono significative. I datori di lavoro si trovano a sostenere costi elevati, come salari e premi dell’assicurazione sanitaria pagati ai lavoratori assenti. Peso totale solo per il 2023 ha raggiunto i 77 miliardi di euroa questi si aggiungono i 19 miliardi versati dalla Cassa malattia. Complessivamente questo fenomeno rappresenta il 6% della spesa sociale totale.

Non sorprende quindi che il mondo degli affari lanci segnali di allarme. Oliver Bethe, amministratore delegato di un’importante compagnia assicurativa, ha proposto un cambiamento fondamentale. Eliminazione del pagamento il primo giorno di malattiail cosiddetto “giorno dell’attesa”. Secondo Bethe questa misura potrebbe ridurre i costi del 50% e far risparmiare ai datori di lavoro 40 miliardi di euro all’anno.

Addio malattia retribuita, qual è la soluzione: tra sostenibilità e diritti

La reazione a questa proposta fu immediata. I sindacati hanno criticato l’idea definendola ingiusta e controproducente. Secondo la confederazione dei sindacati il ​​problema non è l’abuso dei certificati, ma il presenzialismo, con molti lavoratori che continuano a presentarsi al lavoro. Nonostante la salute precariarischi di peggiorare la tua situazione e di infettare i tuoi colleghi.

L’amministratore delegato della Mercedes, Ola Källenius, ha invece sottolineato l’urgenza di affrontare la questione. A suo avviso, gli elevati tassi di assenteismo rappresentano una sfida competitiva per le aziende. Gestire problemi organizzativi e ritardi di produzione. La necessità di conciliare diritti dei lavoratori e sostenibilità economica sembra sempre più centrale.

Addio, assenze per malattia retribuite, certificati strappati
Cosa succede con le ultime misure – Financecue.it (DepositPhoto)

Il congedo per malattia retribuito come modello sostenibile per il futuro: un’idea innovativa

Considerando questi numeri, diventa chiara la necessità di un approccio equilibrato. Se da un lato garantire il benessere dei lavoratori è essenziale, dall’altro ciò ha anche un impatto economico significativo sui lavoratori. Sistemi che rischiano di diventare insostenibili. Alcuni esperti suggeriscono di investire in politiche di prevenzione e miglioramento delle condizioni di lavoro per ridurre le malattie professionali e i tassi di assenteismo.

Imprese e lavoratori sono su fronti opposti e il dibattito resta aperto. Ma una cosa è certa: Bilanciare produttività e felicità Ciò è fondamentale per garantire la competitività economica e una qualità della vita dignitosa.

Leave a Comment